Mentre si è nel chill sotto l’ombrellone, con la grigliata di Ferragosto appena trascorsa, un paio di domande potrebbero già ronzarci nella nostra mente. Una potrebbe essere “cosa facciamo a Capodanno?” e l’altra “la prossima estate facciamo qualche giorno all’estero?”. Se sei un appassionato di tennis e vuoi già pianificare qualche giorno tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 2026, una soluzione perfetta potrebbe essere Wimbledon.
Ludovica Sillano (2.7 TC Quattordio) ha deciso di provare questa esperienza sui magici campi londinesi, ovviamente come spettatrice. Con lei abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere informali per capire come è stato questo viaggio e cercare di rivivere nelle sue parole la sua esperienza ai Championship a 360° sperando che possa fungere anche da guida pratica per chi voglia intraprendere questa esperienza negli anni futuri.
La Sillano, che vanta anche un best ranking di 2.6 raggiunto nel 2019, è una giocatrice oltremodo navigata e vincente nei tornei open organizzati nell’alessandrino. Nonostante attualmente possa vantare ancora una classifica di seconda categoria, ormai da qualche anno si dedica all’attività dell’insegnamento, essendo Istruttrice di 2° grado, con ottimi risultati e feedback nel suo circolo di Quattordio grazie ad una fiorente scuola tennis in un circolo molto attivo anche nell’organizzazione dei tornei soprattutto riguardanti l’attività di base (tpra e 4^ cat). Inoltre con la maglia del Tennis Club Quattordio quest’anno ha disputato il campionato a squadre di Serie D1 sfiorando la promozione in Serie C.
Ciao Ludovica, com’è stata la prima volta a Wimbledon? Si tratta di un ambiente veramente unico ed ineguagliabile?
“E’ stato tutto veramente magnifico. Io c’ero già stata “di sfuggita” nel 2019 andando solo sulla collinetta a vedere la finale dal maxischermo. Questa la possiamo considerare a tutti gli effetti la mia prima volta a Wimbledon. L’esperienza da mozzafiato in assoluto è stata entrare nel Centre Court. In generale ci sono tanto verde e fiori, con grande cura di ogni dettaglio grazie alla loro maniacale organizzazione. E’ stato emozionante entrare sui campi dopo averli visti per tanti anni solo in tv.”
Tu come tantissimi altri avete fatto la famigerata “The Queue” (la coda). Che esperienza è stata? Com’eri attrezzata per la notte? Si riesce a dormire o la speranza di ricevere il biglietto ti fa passare la notte insonne?
“Per entrare a Wimbledon esistono alcune modalità: il “ballot” (ovvero una lotteria online) oppure pacchetti vip esclusivi oppure la “queue” (la coda). Noi abbiamo optato per quest’ultima. Nelle settimane precedenti ho cercato di informarmi il più possibile su internet soprattutto a riguardo delle tempistiche e degli orari, ma le notizie erano piuttosto scarne. Casualmente cercando su Instagram ho trovato un ragazzo che era già andato nei giorni precedenti ai miei e ne ho approfittato per chiedergli alcune info. Noi siamo arrivate all’aeroporto Londra Stansed, che dista un’ora e mezza dall’All England Club; prendendo i biglietti last minute era la soluzione più economica anche se non quella più comoda. Abbiamo imbarcato i bagagli e la tenda dall’Italia. Noi siamo arrivati la domenica mattina alle ore 9 ed avevamo il ticket numero 7700 per il giorno stesso. Ci siamo sistemate in questo enorme parco, che dista circa 10 minuti a piedi dai campi, in cui lo staff è stato fin dal primo momento super organizzato. Quindi ci siamo messe in coda per il lunedì dapprima in piedi per poi montare la tenda nella posizione indicata dagli steward. Le tende possono contenere al max tre persone (se si è in quattro ne occorrono due). Per chi fosse sprovvisto della tenda, era prevista una zona del parco apposita dove poteva utilizzare quelle lasciate in “donazione” dagli spettatori del giorno precedente. Di fianco a noi soggiornava una coppia padre-figlia che aveva vinto i biglietti tramite la lotteria, ma a loro sono spettati dei biglietti per il Centrale abbastanza in alto, a differenza nostra che eravamo in quinta fila. Noi siamo andate a dormire intorno alle 22:30 per poi essere svegliate dagli steward abbastanza presto intorno alle 6. Come da loro indicazione abbiamo lasciato la tenda in un deposito apposta che poi abbiamo provveduto a ritirare in seguito presentando un tagliandino. Infine abbiamo finalmente ricevuto i biglietti per il Centrale passando dalla biglietteria ed eravamo circa il n.300 su 500 biglietti possibili per il campo più famoso al mondo.”
Una volta che sei finalmente entrata, com’è andata? Qual è il match (o sessione di allenamento) che ti ha più impressionato?
“Sul Centrale ho assisto alle partite di Djokovic-De Minaur, seguite da Navarro-Andreeva ed infine in serata il famoso match Sinner-Dimitrov terminato con il ritiro per infortunio di quest’ultimo. Ho notato nella tribuna autorità Roger Federer più altre celebrità. Nonostante fossi già stata al Foro Italico o alle ATP Finals, non ero mai stata così vicina al campo a vedere un match ed è stata un’emozione pura. Capisci veramente la reale velocità della palla e il rimbalzo basso della pallina. Mi ha colpito anche la precisione dei ball-boys.”
Sei andata da sola oppure eri in compagnia?
“Sono andata assieme ad Arianna Dini e Martina Demichelis. La prima è mia compagna di squadra al TC Quattordio ed Istruttrice di 2° grado al Country Sport Village di Mirabello Monferrato, mentre la seconda è Istruttrice di 2° grado alla Canottieri Casale.”
Hai mangiato le famose fragole con panna? Hai portato a casa qualche souvenir?
“Si le ho mangiate, ma non sono nulla di speciale. Abbiamo visitato anche il Museo di Wimbledon ed il campo n.18 con la targa della partita più lunga della storia del tennis Isner-Mahut. Ci sono tanti negozi di souvenir brandizzati Ralph Lauren. Io personalmente ho comprato un capellino, una maglietta, gli elastici per i capelli ed un borsa di tela.”
Esistono eventualmente degli aspetti negativi dei Championship?
“Di negativo non ho trovato nulla. Tutto il personale è stato fin dal primo momento estremamente gentile e preparato.”
Il prossimo anno ci ritornerai?
“Ci ritornerei volentieri, magari in un gruppo ancora più numeroso. Ovviamente poi devi essere parecchio fortunato per la programmazione delle partite per il campo che ti sarà assegnato.”
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere questo viaggio/esperienza?
“Portatevi assolutamente un k-way e vestitevi a strati perchè si alternano in brevissimo tempo dei momenti di pioggia al sole con temperature calde. Portatevi dietro il sacco a pelo e la tenda. Quest’ultima eventualmente può anche essere comprata al negozio Decathlon lì vicino.”






