Marco Dylan Casini e Sofia Landini sono i nuovi campioni del “Memorial Gianni Massa” al Derthona Tennis

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Il “Memorial Gianni Massa” non ha tradito le attese al Derthona Tennis grazie a quindici giorni di grande tennis con in programma sia il singolare maschile che il singolare femminile disputati sui quattro campi in terra rossa dal 31 agosto al 15 settembre. Dapprima il grande caldo e poi una temperatura quasi invernale, non hanno precluso il grande spettacolo con tante partite agguerrite e con pronostici che sono stati sovvertiti che hanno portato a delle vittorie sulla carta inaspettate.

Nel singolare maschile, con 63 iscritti, a trionfare è stato l’underdog Dylan Marco Casini (4.1 SSD Wild Card Tennis). Il tennista bolognese è una assoluta new entry nel panorama alessandrino e la sua vittoria potrebbe stupire in quanto è partito addirittura dal tabellone di qualificazione per poi, turno dopo turno, fare vittime illustri giocando partite sempre molto convincenti. In realtà Casini è il più classico esempio di “falso classificato” in quanto vanta un best ranking di 2.8 raggiunto nel 2018 ed è ritornato a giocare un torneo agonistico dopo ben sei anni togliendosi subito la soddisfazione di uscirne vincente. Casini è attualmente un istruttore di secondo grado che fra pochi mesi otterrà la qualifica di Maestro Nazionale. Fin da giovane ha calcato i campi bolognesi e ha lavorato negli anni passati tra i migliori circoli della sua zona che si sono distinti sia per la qualità dell’insegnamento che per i risultati ottenuti dagli allievi (sia a livello individuale che nelle competizioni a squadre). Il suo approdo nell’alessandrino non è causale, ma ha un forte valore sentimentale in quanto si è legato con la ben nota maestra tortonese Debora Massocco. Inoltre dal prossimo anno sarà a tutti gli effetti un “nuovo leone tortonese” in quanto farà parte della squadra di Serie C e potrà sicuramente portare un contributo fondamentale per ambire alla promozione. Il torneo di Casini è stato sbalorditivo con otto turni senza mai perdere un set. I primi cinque turni sono stati una pura formalità, ma essenziali per il futuro vincitore per rompere il fiato e riprendere il ritmo pur contro dei giovani di sicuro avvenire. In seguito ai quarti di finale ha incrociato la racchetta del lottatore over45 Fabrizio Lazzarin (3.2 Derthona) prevalendo per 6/3 7/6. Il più grosso ostacolo di questo “derby” è stato il meteo poichè si è giocata in una serata gelida e ventosa, ma concentrandosi nei momenti topici dell’incontro è riuscito a venire a capo di una partita ostica e rognosa. Quindi in semifinale ha prevalso sulla testa di serie n.2 Tommaso Muratori (3.1 Villaforte) per 7/5 6/4. E’ stata una partita difficile contro un giovane di belle prospettive che gioca un tennis improntato alla ricerca del vincente e generalmente aggressivo. Per Casini la chiave è stata quella di sfruttare la maggior esperienza e “garra” cercando di farlo giocare poco dentro il campo sfruttando sia una palla profonda che quando necessario anche la smorzata. Infine nell’atto conclusivo della manifestazione ha trionfato contro il sorprendente castelnovese Andrea Tava (3.3 Dema Sport) con un netto 6/1 6/1. Quest’ultimo è un giocatore atipico dato che predilige il gioco a rete, ricorrendo spesso al serve e volley. L’istruttore bolognese è stato bravo a preparare il match nella maniera giusta, a partire da una corretta posizione in risposta per poi non avere problemi nei propri turni di battuta. In generale si è potuto notare come appena Casini prendesse il pallino del gioco in mano, la sua pesantezza e profondità di palla erano sempre letali per Tava. In ogni caso il torneo del finalista Tava rimane oltremodo positivo e sopra le aspettative in quanto ha estromesso diversi giocatori con una classifica ben superiore alla sua; come ad esempio nei quarti di finale quando ha inflitto un sonoro 6/3 6/4 alla prima testa di serie e bicampione uscente Andrea Quaglini (3.1 TC Sale).


Anche il torneo femminile, con 25 partecipanti, non ha tradito le attese con il titolo che è stato assegnato alla giovanissima under 14 Sofia Landini (3.2 Country Voghera). La promettente vogherese, pur non essendo accreditata di una testa di serie, ha saputo mettere in pratica un tennis regolare e costante grazie anche ad un’ottima preparazione atletica. In finale ha trionfato contro l’under 18 Virginia Zaia (3.2 Park Genova) per 6/4 6/3. In generale la Landini è stata estremamente solida, riuscendo a concedere quasi nessun errore gratuito a fronte di una Zaia apparsa in difficoltà al servizio durante il primo set. Infatti seppur la Zaia si trovasse avanti per 4/3, ha dovuto subire un parziale determinante di tre giochi consecutivi da parte della vogherese. Nel secondo set la Zaia ha provato ad alzare l’asticella senza mai mollare, ma la Landini non si è mai disunita ed è rimasta sempre molto costante. La kermesse è stata caratterizzata dalla caduta prematura delle due teste di serie già nel loro turno di esordio ovvero in semifinale. Da una parte la futura vincitrice Landini è riuscita a prevalere per 6/3 2/6 10/5 contro Anna Principato (3.2 DLF Alessandria), ex 2.8 l’anno scorso che fa della regolarità la sua arma principale, al termine di un match maratona. In contemporanea la finalista Zaia, che si è allenata in estate sotto gli ordini di coach Carlo Marone (Progetto Italia), ha estromesso la testa di serie n.1 Debora Massocco (3.2 Derthona) per 3/6 7/5 10/8. Nel primo set la maestra tortonese ha giocato molto bene riuscendo a variare molto il gioco e dando fastidio alla più giovane avversaria. Mentre dal secondo set la Zaia ha proposto una palla più alta e carica riuscendo a farla colpire sempre in movimento. Infine il decisivo supertiebreak è stata una lotta punto su punto che ha premiato la maggior freschezza della ligure.

Alle premiazioni, il presidente Roberto Battaglia ha voluto ricordare con affetto il socio e amico Gianni Massa, ringraziando anche la moglie Antonella e la figlia Monica per il prezioso supporto nell’organizzazione del torneo. Con commozione, Battaglia ha sottolineato come Gianni fosse una presenza costante al circolo, e come la sua scomparsa abbia lasciato un vuoto profondo all’interno del Derthona Tennis. Ha poi espresso la sua gratitudine verso tutto lo staff organizzativo del circolo, con un particolare riconoscimento agli indispensabili Piero Savioli e Antonio Musolino, e ai giudici arbitri Gianluca Bragato, Francesca Vaccarella e Federico Franco. Un momento speciale è stato infine l’intervento del capitano del Derthona Basket, Luca Severini, che ha premiato il vincitore del torneo maschile, arricchendo ulteriormente la cerimonia.

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